Per l'occidente la memoria è soprattutto memoria storica. Ma bisogna andare molto lontano per capire ciò che è vicino e non solo nello spazio. In questo libro il tempo non esiste, le trame, perché non possiamo fare a meno di parlare di trame, si dispiegano in vorticose sospensioni spazio-temporali dove tout se tient, i giorni del terrore e la passeggiata sui navigli milanesi, nobildonne di Borgogna e cuochi arricchiti, psicanalisi e pianisti. Risvegliarsi nel peggiore dei mondi possibili, costringe le protagoniste di questo delicato affresco velato dalla polvere degli anni, ad affrontare remote e sconosciute creature: se stesse.