Carceri e solo carceri?!
Con Francesco Maisto, Pietro Buffa, Carlo Renoldi, Lamberto Bertolè, Adolfo Ceretti e Claudia Mazzuccato
Nel celebre dipinto "La ronda dei carcerati" Van Gogh ha rappresentato i detenuti che girano in tondo in un cortile stretto e angusto sotto l’osservanza austera di tre funzionari carcerari. Il loro girare a vuoto a testa china è senza senso e senza tempo. Quand’era direttore di carcere, Pietro Buffa teneva appeso alla sua parete questo quadro come monito di ciò che il carcere non dovrebbe mai essere e come invito a ricercare le piccole e grandi cose quotidiane che possono rendere più umana la vita dei detenuti. Alcuni episodi, sempre legati a volti, si sono impressi nella memoria dell’autore per il loro particolare impatto emotivo. «Ora, finalmente e per certi versi inaspettatamente, sono un libro che consegno a chiunque dia importanza alle emozioni che la sofferenza e la costrizione penale, con tutte le sue contraddizioni, comportano per tutti coloro che vivono o lavorano in un carcere».