La vita non è scritta da nessuna parte. Il disordine organizzato che rende possibile il vivente
Con Jean-Jacques Kupiec e Massimo Filippi. In collaborazione con l'Institut Français
L'idea che un essere vivente sia solo l'esito di un «programma genetico» non regge più. È tempo che si affermi un nuovo paradigma scientifico in grado di affrancarsi dal dogma deterministico e di riconoscere la variabilità come proprietà primaria del vivente. Nel suo ultimo libro "La concezione anarchica del vivente" Jean-Jacques Kupiec, biologo e ed epistemologo francese, restituisce alla variabilità aleatoria tutta la sua importanza e amplia l'ontologia darwiniana in modo da fornire una "teoria unificata del vivente" in grado di spiegare sia l'evoluzione delle "specie" che la genesi degli "individui", teoria a cui da il nome di ontofilogenesi.
Dalle 18 alle 22 sono visitabili gratuitamente le installazioni digitali degli artisti Tim Murray-Browne, Neil Mendoza e Machiel Veltkamp, la Tinkering Zone e le Gallerie Leonardo da Vinci. Sarà presente un punto bar, attivo fino al termine della serata.