Il lettore supremo. Manganelli da zero a cento, 1922-2022
Con Mariarosa Bricchi e Salvatore Silvano Nigro, conclude Lietta Manganelli. Conducono Marco Belpoliti e Andrea Cortellessa. Letture di Paolo Bessegato
Il 15 novembre 1922 nasceva a Milano, da famiglia originaria di Roccabianca in provincia di Parma, Giorgio Manganelli. A Milano si sposa nel 1946 con Fausta Chiaruttini per poi risiedervi sino al 1953: quando si trasferisce a Roma, dove muore il 28 maggio 1990. La sua città natale gli rende omaggio, nel centenario della nascita, con interventi dei critici Mariarosa Bricchi e Salvatore Silvano Nigro (curatore delle sue opere presso Adelphi) e della figlia Lietta, che dopo un lavoro ventennale ha concluso la biografia paterna. Conducono l’incontro Marco Belpoliti e Andrea Cortellessa, che su Manganelli hanno curato un ricco numero monografico della rivista «Riga». In conclusione leggerà brani da Centuria, Altre concupiscenze e «Riga» Paolo Bessegato: che nel 1980 fu tra i protagonisti di una mise en espace di Centuria, allora da poco uscito, negli stessi ambienti del Castello Sforzesco. Proprio dal risvolto scritto dall’autore per Centuria proviene l’immagine che intitola l’incontro:
Il presente volumetto racchiude in breve spazio una vasta ed amena biblioteca; esso infatti raccoglie cento romanzi fiume, ma così lavorati in modi anamorfici, da apparire al lettore frettoloso testi di poche e scarne righe. […] Se mi si consente un suggerimento, il modo ottimo per leggere questo libercolo, ma costoso, sarebbe: acquistare diritto d’uso d’un grattacielo che abbia il medesimo numero di piani delle righe del testo da leggere; a ciascun piano collocare un lettore col libro in mano; ad un segnale, il Lettore Supremo comincerà a precipitare dal sommo dell’edificio, e man mano che transiterà di fronte alle finestre, il lettore di ciascun piano leggerà la riga destinatagli, a voce forte e chiara. È necessario che il numero dei piani corrisponda a quello delle righe, e non vi siano equivoci tra ammezzato e primo piano, che potrebbero causare un imbarazzante silenzio prima dello schianto.