Intelligenze aumentate o intelligenze surrogate? Quando gli algoritmi decidono per noi - EVENTO ANNULLATO
Con Paolo Benanti e Mario Rasetti. Modera Martina Pennisi. A cura di Mondadori Education
Le intelligenze artificiali permeano ormai molti aspetti del vivere quotidiano: fare una ricerca su internet, chiedere un prestito, cercare lavoro o l’anima gemella e tante altre azioni comuni possono avvenire mediante l’azione di vari tipi di algoritmi. A differenza però degli artefatti tecnici del passato, dalla pietra scheggiata del Paleolitico alle macchine industriali, gli artefatti tecnologici in cui si traduce l’intelligenza artificiale possono predire i nostri comportamenti futuri e addirittura prendere decisioni al nostro posto. Rappresentano una sorta di prolungamento di noi stessi che ci solleva da molte incombenze con un clic, ma che non controlliamo del tutto e del cui funzionamento siamo in gran parte inconsapevoli. Ma che cosa succede se il lavoro degli algoritmi diventa invisibile ai nostri occhi come lo è l’acqua per i pesci? E soprattutto, possiamo lasciare che le intelligenze artificiali ci sostituiscano in una delle attività che più ci contraddistinguono come esseri umani, cioè scegliere secondo il nostro sistema di valori?