La seconda lettera, corrispondenza con un condannato a morte
Con Laura Bellotti, Serena Uccello e Cosima Buccoliero
Solo nell'ultimo anno sono oltre 2500 le richieste che la Comunità di Sant'Egidio ha ricevuto da altrettante persone per mettersi in contatto con un condannato a morte; “La seconda lettera” racconta la storia di uno di questi incontri. Tutto ha inizio quando la figlia di Laura Bellotti le invia un link raccomandandole però di non sentirsi obbligata ad accettare. Incuriosita, clicca e si apre la pagina “Scrivere ad un condannato a morte” del sito della Comunità di Sant’Egidio. Laura accetta la proposta e le viene assegnato un nome e un indirizzo postale. Era il dicembre del 2012, la sua vita e la sua quotidianità da quel giorno sono cambiate.
Ne discutono con l'autrice Serena Uccello, giornalista de Il Sole 24 Ore, e Cosima Buccoliero, direttrice della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.