Pubblicità e arti: una relazione sorprendente
Con Mauro Ferraresi, Emanuele Gabardi, Patrizia Guerra, Vittoria Morganti e Giovanni Pelloso
La pubblicità si muove nel presente, legata alle conquiste del sapere e alle arti che vivono sotto l’ala delle Muse. Non siamo i primi a dirlo, ma pensiamo che se l’avvento del cinema ne ha battezzato la decima, non è un azzardo definire la pubblicità l’undicesima Musa. Perché è nata con le arti figurative, ma è cresciuta associando la parola all’immagine, assorbendo contenuti dalla letteratura per aprirsi alla musica e alla danza. Ed è vero che la pubblicità non si è limitata a “prendere”, sa anche dare. Continua a fornire stimoli alla letteratura - era un agente pubblicitario il protagonista dell’Ulisse di Joyce -, all’arte - citiamo Andy Warhol con il trionfo del Pop -, al cinema - quanti film sono ambientati nel mondo della pubblicità -, per non parlare della musica, piena di riferimenti a marche famose. La pubblicità si incrocia con le varie arti, proprio come fanno loro da sempre.
Per maggiori dettagli sull'evento: https://www.unimib.it/bookcity.