Un’intera giovinezza dietro le sbarre: la testimonianza del dissidente russo Éduard Kuznecov
Con David Bidussa, Marcello Flores e Valentina Parisi. A cura di Associazione Memorial Italia in collaborazione con Guerini e Associati
Éduard Kuznecov, giornalista e scrittore dissidente, trascorre la sua giovinezza tra arresti e deportazioni in lager e campi di lavoro. Arrestato per la prima volta all’età di 18 anni, nel 1961, viene condannato per propaganda antisovietica a sette anni di reclusione e nel 1970, poco tempo dopo la scarcerazione viene processato, per aver tentato, insieme a un gruppo di ebrei russi dissidenti, di dirottare un aereo verso Israele e condannato alla pena di morte; pena che gli viene commutata in 15 anni di reclusione in un campo di lavoro a regime speciale in Mordovia. Nelle pagine dei suoi diari, fatti uscire miracolosamente dal campo, descrive le violenze e gli abusi a cui sono sottoposti i detenuti e riflette lucidamente sui meccanismi di un potere onnipervasivo che ricorre a tutti gli strumenti di coercizione e degradazione dell’uomo.