“Bella Storia!”

Incontro riservato agli studenti delle scuole medie e superiori.

Luigi Garlando da quarant’anni scrive di calcio, ma è una mosca bianca nel panorama del  giornalismo sportivo. Perché, fedele a un’idea antica e nobile di informazione, è rimasto fuori dal  coro degli imbonitori di prodotto, al servizio della logica dell’entertainment. E soprattutto perché, a  conferma di una frase solitamente attribuita a José Mourinho, «Chi sa solo di calcio non sa nulla di  calcio», Garlando nei suoi molti libri ha scritto storie di ben più ampio orizzonte di un rettangolo  verde: da Per questo mi chiamo Giovanni (2004), ispirato alla biografia di Giovanni Falcone,  a L’estate che conobbi il Che (2015), che parla di un ragazzino che scopre il mito Ernesto Che  Guevara attraverso un tatuaggio. Come un bravo centrocampista che sa leggere il gioco a seconda  delle partite, Garlando sa cogliere il punto di vista di ragazzi e adolescenti nel raccontare storie “da  grandi”. E questo accade anche nel suo ultimo libro, Sandro libera tutti. Storia di Pertini, il  partigiano che diventò presidente. 

Luigi Garlando è la firma di punta della “Gazzetta dello Sport”. Si occupa soprattutto di calcio, ha  seguito, tra l’altro, 5 Mondiali, 4 Olimpiadi e un Tour de France. Cura una rubrica quotidiana in  prima pagina: «La Sveglia». Tra i riconoscimenti professionali, il Premio Coni per Costume e  inchiesta e il Premiolino. È autore di numerosi libri per i ragazzi e non. Per questo mi chiamo  Giovanni (Rizzoli), dedicato al magistrato Giovanni Falcone, ha superato il milione di copie ed è  entrato di fatto nelle scuole come testo di legalità. La fortunata serie per bambini, Gol (Piemme),  che ha per protagoniste le Cipolline, maestre di fairplay, è stata tradotta in 15 Paesi. Con L’estate che conobbi il Che (Rizzoli) ha vinto il Premio Strega Ragazzi (2017), con Ora sei una stella (Mondadori) il Bancarella Sport. Dal romanzo O’ Maé (Piemme) è stata tratta la serie  televisiva Rai Clan. Prossimamente, sempre sulla Rai, andrà in onda la serie tratta dal romanzo  L’album dei sogni (Mondadori), la saga della famiglia Panini. Garlando ha raccontato ai ragazzi  anche Napoleone, Rita Levi Montalcini, Papa Francesco e, ultimo uscito, Sandro Pertini: Sandro,  libera tutti! (Rizzoli).  

Gino Cervi è un filologo romanzo e lavora come autore, editor e consulente per diverse case editrici.  È appassionato di luoghi da raccontare e di storie di sport. Tra le sue ultime pubblicazioni: Storie  dei Giusti dello sport (Mimesis-Gariwo, 2025), Milano Sport System. Luoghi, ritratti e storie di una  lunga passione popolare (About Cities, 2024, con Sergio Giuntini), Il Giro d’Italia illustrato (Quinto Quarto Edizioni, con Albano Marcanini e 2Bros Creative, premio Extra Invictus 2025),  Calciorama. I colori della passione (Hoepli, 2022, con G. Sacco e O. Casanova), La fabbrica della  nebbia (Ediciclo Editore, 2021), Ho fatto un Giro. Diario di una corsa fuori stagione (Touring Club  Editore, 2021), Il Giro dei Giri (Touring Club Italiano, 2020, con Albano Marcarini), Alfabeto  Fausto Coppi (Ediciclo Editore, 2019, con Giovanni Battistuzzi), 1899. AC Milan. Le storie (Hoepli  Editori, 2019, con M. Ansani, G. Sacco e C. Sanfilippo). Cura per Mulatero Editore la collana Pagine Alvento e collabora con “Alvento - Italian Cycling Magazine”, con “Il Foglio”, con Doppiozero.com e con GariwoMag. Dall’agosto 2024, con Federico Frascherelli ed Eccetera SAS, è ideatore e autore  del videopodcast Romanzo di formazioni, su YouTube e Instagram.