La flânerie. Dal manuale alle esperienze concrete dell’antropologo
Con Monica Guerra, Giampaolo Nuvolati e Andrea Staid
Le nostre città risultano spesso organizzate per rispondere a idee di potere e controllo. Geometrie urbane a griglia, smembramento dei labirinti dei centri storici a vantaggio dei boulevard (la Parigi del Secondo Impero disegnata dal Barone Haussmann), dei percorsi obbligati, chiamano in causa una prospettiva diversa, di critica a modelli precostituiti. Questa prospettiva si basa sul potere delle idee che vengono dal basso, che esplorano, narrano la città, il quotidiano da angolature alternative. Il flâneur e più tardi il situazionismo sono figure e movimenti che rompono gli schemi della città ordinata, che ne valorizzano gli interstizi, gli aspetti urbani minori. L'evento, preceduto dalla visita alla mostra “La Flânerie per leggere, interpretare e raccontare un territorio", sarà l’occasione per avviare un dialogo tra gli autori e Andrea Staid, ponendo l'attenzione sulla flânerie come metodo di percezione e interpretazione dei luoghi, applicabile a più discipline e contesti.