Laboratorio interattivo sull’educazione alimentare ed emozionale alla dolcezza
Ente Promotore
Buk Buk Editore
Scuole di riferimento
Elementari, Medie
Fascia di età
6-7 anni, 8-10 anni
Dedicato a
Progetto aperto
Luogo
A scuola
Numero massimo iscrizioni
2
Obiettivi e descrizione progetto
Si può fare educazione alimentare partendo proprio da un settore da sempre demonizzato come la pasticceria?”Il dolce” amato da tanti golosi, eppure considerato al tempo stesso “sacrificabile” e “un peccato di gola”, può invece diventare “una potente metafora di amore e relazione” capace di tramandare tradizioni e consolidare legami familiari, diventando il punto di partenza per affrontare tematiche alimentari che riguardano la salute e l’educazione al giusto consumo di grassi e zuccheri. Tutto questo e molto di più ce lo racconta il giallo sulla pasticceria “La Signorina in Dolce. Investigatrice pasticciera”, romanzo originale che offre numerosi spunti di riflessione su importanti temi relazionali ed alimentari, utili ai ragazzi in età scolare. La protagonista Elisa è una “dolcissima” ragazzina di 11 anni che scopre di avere un magico potere: quello di parlare con i dolci, di cui è golosissima. Tutti i dolci, crostate e pan di Spagna, meringhe, cassate e torte di mele, ciascuno di loro le svela misteri grazie ai quali Elisa riuscirà a risolvere casi irrisolvibili, trasformandosi nella prima detective del dolce al mondo. Alla lettura di brani specifici tratti dal romanzo si alternano momenti di riflessione e interazione coi ragazzi sui seguenti temi, con l’obiettivo di diventare “investigatori di qualità” e “consumatori golosi curiosi e più consapevoli”.
Tempistiche
da settembre 2023 1 incontro per ogni classe o gruppo di classi
Materiali messi a disposizione dall’ente promotore
schede degli alimenti
Risultati Attesi
booktrailer
Libro e Autore
La Signorina in dolce. Investigatrice pasticciera | Tiziana Di Masi
Informazioni utili per gli insegnanti
Tematiche di interazione: -il dolce come sinonimo di eccellenza e qualità delle materie prime come anche di arte pasticcera che premia talento e studio -trasmettere l’arte dell’equilibrio e della misura nel consumo dei dolci, un’educazione alimentare al bello e al buono -contrapporre l’isolamento e la solitudine relazionale al valore del dolce come opportunità di condivisione, relazione e amore con gli altri -spunti per analizzare il linguaggio di relazione in famiglia che passa anche attraverso il cibo, le ricette, le tradizioni che passano di generazione in generazione e che i dolci custodiscono in maniera molto forte.