Contemplare la morte per esercitare la libertà e la meraviglia
Con Laura Campanello e Giada Lonati
Quando si è prossimi alla morte lo sguardo su se stessi si fa lucido, a volte con tenerezza e a volte con ferocia. Si coglie l'essenziale, si lasciano maschere e fronzoli, si vede la vita per quella che è. In realtà questa è anche la descrizione di qualsiasi ricerca e percorso spirituale. Per questo la malattia e il processo del morire vanno accompagnati spiritualmente, così come la vita va vissuta contemplando la morte. Per vivere al meglio, in profondità e in pienezza.