Le errabonde spoglie di Mussolini e il ruolo dei frati dell’Angelicum
Con Ugo Savoia e Dino Messina
Dall’aprile 1946 all’agosto 1957 il cadavere di Mussolini, o almeno ciò che ne resta, scompare dalla circolazione: prima trafugato da tre giovani nostalgici, poi nascosto di convento in convento su decisione del neonato governo repubblicano per evitare che il luogo della sepoltura diventi oggetto di fanatica venerazione. Un’odissea durata 11 anni. Il libro tratteggia i profili dei protagonisti del racconto, in particolare quelli dei due frati Enrico Zucca e Alberto Parini che ebbero un ruolo fondamentale.