Quale potere della critica? Per un’idea forte di letteratura
Con Daniela Marcheschi, Amedeo Anelli, Sara Calderoni e Raffaello Palumbo Mosca
In un contesto culturale confuso e di debole autocoscienza come quello odierno è più che mai necessario ripensare il ruolo della critica. Fare critica significa esprimere una visione letteraria con il coraggio di giudizi di valore non interscambiabili con quelli della commerciabilità. Compito del critico è praticare la letteratura in modo dinamico, nella consapevolezza delle tradizioni, nella verifica della storia, esercitando tutti i propri strumenti in modo creativo per costruire e rinnovare i significati. Il libro di Daniela Marcheschi Il sogno di Don Chisciotte. La letteratura come necessità e riscatto (Bibliotheka Edizioni, 2025) mette in gioco un’idea di critica come «utopia di completezza», una critica che non rinuncia a «criticare le armi del pensiero» e a farsi, nella propria ricerca e nelle proprie scelte, responsabile di un’etica.